sabato 29 novembre 2014

BUONE PRIMARIE AL CENTRO SINISTRA DAL CLUB FORZA ITALIA DI CEGLIE MESSAPICA



Il Club Forza Italia di Ceglie Messapica augura al locale centrosinistra buone primarie e invia con stima un saluto ai due candidati Dario Chirulli e Pietro Mita convinti che chiunque dei due prevarrà saprà ben rappresentare quelle caratteristiche di dialogo e di rispetto degli avversari di cui Ceglie necessita dopo il ribaltone e la pessima amministrazione dell'attuale giunta che ha avvelenato i pozzi della città introducendo nella politica locale il virus del ribaltone e della demonizzazione dell'avversario.
Seppur distinti e distanti siamo certi che Forza Italia e il centrodestra nella prossima primavera potranno confrontarsi con il locale centrosinistra sui programmi e sulle idee di governo con assoluto rispetto ed entrambi troveranno momenti di convergenza per poter risanare il bilancio disastrato del nostro Comune, a causa di una amministrazione che ha sperperato e fatto clientele, come vi dovrà essere convergenze sulla necessità di ridurre le tasse ai cittadini cegliesi aumentate in modo sconsiderato dall'attuale sindaco.
Proporremo al futuro candidato del centrosinistra un patto per la campagna elettorale al fine di evitare affissioni selvagge, spese sconsiderate, come sarà necessario per entrambi vigilare sulle promesse clientelari.

Per intanto
Buone Primarie

Club Forza Italia Ceglie Messapica

venerdì 28 novembre 2014

COMUNICATO STAMPA “BILANCIO 2014 NON VERITIERO”



Nella giornata di domani si terrà il Consiglio Comunale sull’assestamento del bilancio di previsione 2014. Abbiamo chiesto di rinviarlo a data da definirsi poiché domani parteciperemo a Bari alla No tax day, iniziativa promossa da Forza Italia conto il Governo Renzi e totalmente da noi condivisa per una intera giornata a difesa della proprietà, del risparmio, delle famiglie e delle imprese.
Se a livello nazionale la situazione è preoccupante a livello locale è addirittura allarmante
Per l’ennesima volta i revisori dei conti danno PARERE NEGATIVO al bilancio di previsione 2014. Un parere che fa rabbrividire anche chi non è della materia poiché risalta il modus operandi del Sindaco Caroli: diversi capitoli di entrata di bilancio “gonfiati”, oneri di urbanizzazione impegnati pur non avendoli accertati/incassati, uso spregiudicato di quello che resta dell’avanzo di amministrazione. I revisori evidenziano che siamo di fronte ad un bilancio completamente e volutamentefalso nei numeri e quadrato “a tavolino” al solo fine di coprire le pazze spese sostenute per il periodo estivo (circa 400.000 euro) e lo sperpero di denaro necessario AI SOLI FINI DELLA CLIENTELA ELETTORALE. Evidenziano capitoli di entrata stanziati in bilancio senza alcuna giustificazione certa, come il capitolo “Introiti e rimborsi diversi” gonfiato di oltre 200 mila euro, e soprattutto spese che in barba alla specifica normativa (legge di stabilità 2013) continuano ad aumentare vertiginosamente anziché diminuire. Tutto questo impatta in una tassazione per il singolo cegliese notevolmente più alta rispetto a quella dei paesi limitrofi. Come non ricordare la Tasi di 1.300.000 euro che il Sindaco Caroli ha voluto far pagare ai cittadini cegliesi (Beati i cittadini di Fasano che non pagano alcuna Tasi!) 
Costi che i cittadini iniziano a toccare con mano propria dal momento che stanno ricevendo il conguaglio Tari e che vede un ulteriore esoso incremento (circa il 30%)  rispetto a quello già avuto lo scorso anno.
Il Sindaco Caroli continua a disamministrare e fare clientela disinteressandosi di quella che è la situazione economica del singolo cegliese che anche quest’anno vedrà la sua tredicesima dirottata verso le casse comunali.
Dopo la bocciatura dell’assestamento da parte dei revisori dei conti, atto rarissimo e preoccupante, oramai è ufficialmente mente certificato che hanno distrutto il bilancio del nostro comune.

Forza Italia – DC -UDC

ps: Si allega il parere dei revisori

giovedì 27 novembre 2014

INTERVISTA DELL'ON. CIRACI' SU AFFARITALIANI.IT

Ciracì (Fi vicino a Fitto): "Forza Italia è a quota Martinazzoli"

Nicola Ciracì, parlamentare vicinissimo a Raffaele Fitto e forzista della prima ora, con una lunga intervista ad Affaritaliani.it spiega i motivi del dissenso nel partito guidato da Silvio Berlusconi. "Non volevamo morire democristiani figuriamoci morire renziani". E ancora: "La legge elettorale è roba da Repubblica delle Banane che ricorda il listone del Partito Nazionale Fascista, nemmeno sotto tortura la voterei".


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

http://www.affaritaliani.it/politica/ciraci2711.html


Patto del Nazareno confermato da Berlusconi. Scelta giusta?
"Non credo proprio. La nostra bandiera era il presidenzialismo, dovevano fare la grande riforma e ci siamo ridotti a discutere se l’asticella della soglia di sbarramento è al 3% o al 2,5%, come degli Alfano qualsiasi. Nessuno si meraviglia che ci sia un patto tra opposizione e maggioranza, ci si meraviglia che il patto cambi ogni settimana e non sappiamo perché".
Infatti sembra che Berlusconi dica troppi sì a Renzi...
"Noi non volevamo morire democristiani figuriamoci morire renziani, noi siamo la opposizione in questo Paese e gli italiani questa cosa non la percepiscono. Quindi stiamo perdendo una centralità politica e questo non è possibile. Il nostro dovere è costruire il nuovo programma di governo del futuro centro destra, che ritorni a parlare alle imprese".
Di chi sono le responsabilità?
"Sono del gruppo dirigente del partito. In ogni democrazia occidentale, quando in un partito politico si verifica un terremoto elettorale il gruppo dirigente si dimette".
Quindi dovrebbero dimettersi tutti i big di Forza Italia?
"Chi gestisce il partito. Se abbiamo ancora  un partito Ci sono delle responsabilità organizzative e probabilmente chi ha dato consigli non ha dato buoni consigli...".
Beh, il consigliere è Giovanni Toti...
"In primis. E penso a tutti coloro che hanno la responsabilità organizzativa nel partito e politica. Non posso accettare che un Ufficio di Presidenza si concluda senza un mea culpa generale e degli atti concreti di fronte a una disfatta elettorale. Bene ha fatto Fitto a chiedere lo choc organizzativo. Noi dobbiamo seriamente preoccuparci di essere a quota Martinazzoli, abbiamo perso due terzi dei nostri elettori e di fronte a questo dato non si può far finta di niente. Con questa logica del 'ha da passa' 'a nuttata' non si va da nessuna parte".
Però il primo dei responsabili è sempre il capo, quindi Silvio Berlusconi. O no?
"E' il nostro leader,purtroppo è azzoppato da una grande ingiustizia, ma credo che non stia percependo che l’Italia sta cambiando velocemente. Se la nostra politica non è percepita e non attrae più i ceti produttivi, probabilmente, anche lui sbaglia. Non è un reato dirlo".
Silvio Berlusconi dovrebbe fare un passo indietro e lasciare magari proprio a Raffaele Fitto la guida di Forza Italia?
"Il problema non sono gli uomini e gli incarichi. Il problema è la linea politica. Qui tutti dicono che dobbiamo tornare al '94, io invece sono convinto che dobbiamo puntare al 2024. Oggi i giovani non hanno un motivo per votare Forza Italia perché siamo lontani dalle nuove generazioni. Questo è un dato evidente ed è il nostro vero problema. Non possiamo vincere le prossime elezioni mandando i pensionati gratis al cinema, ma possiamo vincere solamente dando una speranza, come accadde nel '94, alle giovani generazioni. Non mi spaventa Salvini né Le Pen, mi spaventa il nostro immobilismo, la palude nella quale ci siamo cacciati. E’ assurdo pensare che i panni sporchi vanno lavati in casa, anzi questa volta vanno lavati in pubblico aprendo un grande dibattito nel popolo di Centrodestra”.
Non pensa che in Forza Italia abbia troppo potere Denis Verdini, vero collante con Renzi?
"Non mi pongo il problema di Verdini. Il problema è che non c'è luogo dove si decide. Non vale nei gruppi parlamentari, dove non si discute e si continuano a rinviare riunioni, non vale nel partito dove gli Uffici di Presidenza non arrivano a delle conclusioni. Il problema è un gruppo dirigente oggi autoreferenziale che non ascolta e non condivide le posizioni con gli altri".
C'è chi dice che Berlusconi sia così "tenero" con Renzi perché la stabilità attuale di governo fa bene a Mediaset. E' così?
"Berlusconi è un uomo troppo intelligente, è un leader e uno statista, e non credo che abbia questo tipo di impostazione. Il problema è che probabilmente Berlusconi non ha intuito fino in fondo il malessere all'interno del partito e all'interno della società italiana. Credo che dovrebbe ricominciare ad essere quello che è sempre stato, perché qui nessuno pensa al parricidio o a scissioni. Berlusconi è il nostro leader e noi non abbiamo alcuna intenzione di uscire da Forza Italia. Non siamo una componente ma siamo tanti che all'interno del partito hanno deciso anche di urlare a questo punto il bisogno di ritorno alla politica. Il nostro è un grido di dolore perché la nostra storia non merita di finire in modo inglorioso”.
Non pensa che per quanto riguarda la svolta di Berlusconi sulle unioni civili abbia avuto troppo peso Francesca Pascale?
"Qualsiasi decisione che viene presa all'interno del partito deve essere condivisa dai gruppi e dagli organi del partito stesso. Le decisioni che vengono dall'esterno rischiano di non essere quelle nostre. Posso accettare anche di essere minoranza e il primo ad adeguarmi ma a condizione che qualsiasi scelta sia stata discussa e approvata nei luoghi legittimi della politica. Comunque tutto ciò ha creato in noi un grande disagio".
La legge elettorale con il premio alla lista e non alla coalizione la vota?
“Roba da Repubblica delle Banane che ricorda il listone del Partito Nazionale Fascista, nemmeno sotto tortura”.
Berlusconi dice anche che il Patto del Nazareno serve anche per stare dentro il discorso per il Quirinale...
"Oggi in Italia il problema è l'economia. Vogliamo tornare alla politica delle partite Iva, Forza Italia deve schierarsi dalla parte dell'impresa. In questo contesto non capisco chi si preoccupa di essere moderato, perché anche noi dobbiamo iniziare ad urlare cose del tipo 'basta con l'austerità', 'basta con le ristrettezze di bilancio', 'basta accettare la politica europea'. Noi comunque siamo Forza Italia e voglio vedere chi ha il pensiero di eleggere il presidente della Repubblica senza di noi".
Forza Italia dovrebbe allearsi con Salvini o con Alfano?
"Se Forza Italia ritorna ad essere polo di attrazione e consenso credo che tutti avranno l’obbligo di costruire insieme il Centrodestra. Il nostro merito è stato sempre quello di tenere insieme gli altri. Ovviamente se Alfano non torna non ci stracceremo le vesti".
Un ticket Fitto-Salvini è fantapolitica?
"Credo che si debba fare un ticket Sud-Nord. Poi sono convinto delle strumento delle primarie, sceglierà il popolo del Centrodestra chiunque esso sia il candidato premier, va bene Salvini, va bene Fitto. Ma l'importante è che sia il popolo a decidere e non qualcuno chiuso in una stanza".

mercoledì 12 novembre 2014

COMUNICATO STAMPA INTERROGAZIONE EDILIZIA SCOLASTICA ON. NICOLA CIRACI'



Abbiamo presentato un'interrogazione in materia di edilizia scolastica per capire a che punto siamo, considerato che la questione è stata posta come prioritaria per l’azione di Governo, fino al punto che lo stesso Presidente del Consiglio si è schierato in prima linea scrivendo direttamente ai sindaci, scavalcando ogni livello istituzionale intermedio, mettendo loro a disposizione uno specifico indirizzo e-mail. In particolare, l’interrogazione vuole verificare lo stato di attuazione del Piano che prevede finanziamenti per 1 miliardo di euro, poiché ci risulta che finora siano sono stati realizzati soli pochi marginali interventi di manutenzione.
Infatti, secondo quanto risulta agli interroganti, i € 400 Mln per la messa in sicurezza delle scuole, previsti dalla delibera CIPE approvata il 30 giugno, non solo non sono sufficienti rispetto alle richieste presenti in graduatoria al 15 ottobre 2013, ma non sono ancora state assegnate agli Enti locali.
Inoltre, non è ancora chiara la procedura per la destinazione dell’8 per mille del gettito IRPEF agli interventi di edilizia scolastica, che potrebbe valere per le scuole italiane qualche decina di milioni di euro, considerato che il fondo, depauperato negli ultimi mesi per finanziare altri interventi legislativi, ha, ad oggi, una dotazione di circa 30 milioni di €.
A quanto risulta, le regioni non possono procedere alla stipula di mutui per il finanziamento di interventi in materia di edilizia scolastica, in quanto non è stato ancora emanato il Decreto interministeriale che avrebbe dovuto individuare le modalità di attuazione, tra cui anche l’autorizzazione alla stipula dei mutui.
A questo si aggiungono le difficoltà attuative legate ai vincoli del patto di stabilità interno per la realizzazione di molti interventi.
I dati forniti dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca relativi all’Anagrafe dell’edilizia scolastica, istituita ormai da diciotto anni, evidenziano ancora molte lacune e molte manchevolezze; riteniamo, invece, che il completamento dell'Anagrafe dovrebbe essere il primo passo per evidenziare le emergenze, quantificare in maniera ragionata le risorse e razionalizzarne l'erogazione.
Insomma, molti sono i punti ai quali si chiede una risposta e sui quali si misurerà la credibilità del Governo e del premier.

On. Dott. Nicola Ciracì

Di seguito l'interrogazione parlamentare
INTERROGAZIONE IN AULA
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Al Ministro dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca, al Ministro delle infrastrutture e i trasporti, al Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, al Ministro dell’Economia e Finanze
PREMESSO CHE
- il primo agosto 2013 in Conferenza Unificata si definiva un accordo tra Stato, Regioni ed Enti Locali per individuare le migliori modalità di programmazione e finanziamento degli interventi di edilizia scolastica
- In data 03 marzo e 16 maggio 2014, il Presidente del Consiglio dei Ministri chiedeva, agli amministratori locali di inviare, secondo modalità del tutto inconsuete e inusuali, in deroga non solo al protocollo istituzionale, ma anche alla legislazione vigente, una mail all’indirizzo sindaci@governo.it sullo stato dell’arte, scegliendo un edificio scolastico bisognoso di intervento, a prescindere da ogni programmazione condivisa;
- con DPCM del 27 maggio è stata istituita un’apposita Struttura di Missione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ;
- - il 5 luglio 2014 è stato adottato il decreto “Piano di Edilizia Scolastica”;
- il piano è distinto in tre categorie di intervento: scuole belle (€ 450.000.000), scuole sicure (€ 400.000.000), scuole nuove (€ 244.000.000) per un investimento complessivo previsto di € 1.094.000.000;
- sono stati individuati i comuni per i quali si prevede l’esclusione dal Patto di stabilità, per le spese sostenute per gli interventi di edilizia scolastica, entro il limite massimo di 122 milioni di euro per ciascun anno;
- dal 21 luglio è stata effettuata la ripartizione della prima tranche di finanziamenti del Piano scuolebelle;
- per la definizione delle graduatorie relative all'assegnazione di 150 milioni di euro originariamente stanziati dal decreto-legge n. 69/2013 (c.d. decreto del fare) convertito, con modificazioni, dalla L- n. 68/2013, le singole Regioni avevano presentato, entro la data fissata (15 ottobre 2013), le proprie graduatorie approvate con delibera regionale;
- le richieste presentate superavano, in misura significativa le disponibilità finanziarie previste dal medesimo decreto-legge, pari a € 150 Mln;
- restano in graduatoria ulteriori 2.024 interventi,  per  un importo complessivo di euro 490.577.934;
- le delibera Cipe del 30 giugno ha previsto finanziamenti pari a 510 Mln a valere sul Fondo di sviluppo e coesione per progetti di riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali (€ 400 Mln) e per il ripristino del decoro e delle funzionalità degli edifici scolastici (€ 110 Mln);
- il predetto stanziamento di € 400 Mln per la messa in sicurezza delle scuole non è sufficiente ad esaurire le richieste presenti in graduatoria al 15 ottobre 2013;
- la predetta delibera prevede la presentazione da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, entro 90 giorni dalla pubblicazione della delibera, una relazione aggiornata sullo stato di avanzamento procedurale, fisico e finanziario di tutti gli interventi finanziati da norme di legge o da delibere del CIPE in materia di edilizia scolastica;
- il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della ricerca ancora non ha provveduto alla ripartizione dei fondi alle amministrazioni comunali per la realizzazione degli interventi relative alle “scuole sicure”;
- in assenza dell’assegnazione delle risorse, gli Enti locali, salvo disponibilità di risorse proprie, non possono avviare le procedure di gara, ovvero le procedure di affidamento dei lavori;
- le cifre stanziate sono bel lontane dai 4 Miliardi annunciati per il finanziamento del Piano di edilizia scolastica e, ancora meno sono le risorse effettivamente utilizzabili per far partire interventi qualificanti e non solo di piccola manutenzione;
- il procedimento di assegnazione delle risorse è rallentato anche nella definizione della governance e delle competenze, essendo stato previsto un coinvolgimento diretto degli Amministratori locali, senza tener conto del fatto che la procedura per l’assegnazione delle risorse CIPE prevede un ruolo importante e significativo delle regioni che sono chiamate a svolgere anche un’attività di mediazione tra le varie istanze locali;
- la legge di stabilità per il 2014 (L. 147/2013) ha introdotto, tra le finalità cui possono essere destinate le risorse della quota di competenza statale dell’8 per mille del gettito IRPEF, gli interventi straordinari relativi a ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica;
- solo pochi giorni fa è stata approvata la modifica al regolamento di cui al d.P.R.10 marzo 1998, n.76 in relazione all’  introduzione  della  categoria “edilizia scolastica”;
- il provvedimento potrebbe valere per le scuole italiane qualche decina di milioni di euro, considerato che nel 2013 l’otto per mille ha sfiorato quota 1,5 miliardi, ma di questa cifra solo il 15% è stato destinato allo Stato e il fondo è stato depauperato negli ultimi mesi (passando da 170 a 33 milioni) per finanziare altri interventi legislativi;
- la Commissione bilancio del Senato ha approvato una risoluzione che impegna il governo a ripristinare il fondo, trovando le risorse all’interno della legge di stabilità; se così fosse, alla scuola potrebbero andare almeno 30 milioni di euro.
- l’art. 10 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, consente per le regioni interessate, la stipula di mutui, esclusi dal computo ai fini del patto di stabilità interno, per il finanziamento di interventi in materia di edilizia scolastica nell’ambito della programmazione 2013-2015;
- non è stato ancora emanato il Decreto interministeriale che avrebbe dovuto individuare le modalità di attuazione delle predette disposizioni, tra cui anche l’autorizzazione alla stipula dei mutui;
- la mancanza di una legislazione unitaria, che ha dato luogo al sovrapporsi di diversi filoni di interventi di edilizia scolastica, ha spinto il Parlamento, in sede di conversione del D.L. 104/2013, recante: «Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.», ad inserire un comma 1-bis volto ad imporre ai Ministeri competenti l’obbligo di relazionare annualmente alle Camere sullo stato di avanzamento dei lavori e sull'andamento della spesa destinata ai medesimi interventi:
dalle disposizioni emanate nel corso della legislatura;
dal Fondo unico per l'edilizia scolastica (FUES), nel quale sono confluite tutte le risorse iscritte nel bilancio dello Stato comunque destinate a finanziare interventi di edilizia scolastica;
da ulteriori stanziamenti destinati alle medesime finalità nel bilancio dello Stato ai sensi della normativa vigente.
- l’Anagrafe dell’edilizia scolastica, a diciotto anni dalla sua istituzione (l. n. 23/1996), non è ancora completata. Ciò è confermato anche dai primi dati forniti, resi pubblici a partire dal 2012 dal Ministero dell'istruzione, dati che evidenziano ancora molte lacune e molte manchevolezze.
- a giudizio dell’interrogante, il completamento dell'Anagrafe dovrebbe essere il primo passo per evidenziare le emergenze, quantificare in maniera ragionata le risorse e razionalizzarne l'erogazione;
 - anche se i risultati dell'anagrafe dell'edilizia scolastica sono insufficienti, si può affermare che il patrimonio edilizio scolastico, costituito per lo più da edifici risalenti al secolo scorso caratterizzati da tipologie e sistemi costruttivi, che non offrono adeguati criteri di sicurezza e non rispondono alle nuove esigenze didattiche.
SI CHIEDE DI CONOSCERE
- quali misure intendano intraprendere con riferimento alle problematiche esposte in premessa, con particolare riferimento all’insufficienza delle risorse;
- quali sono i tempi previsti per l’adozione degli atti necessari alla concreta realizzazione degli interventi , come, ad esempio, l’adozione del decreto di riparto delle risorse della Delibera CIPE del 30 giugno, richiamata nelle premesse, agli enti locali;
- se la Struttura di Missione si sia validamente insediata e quale sia l’attività finora svolta;
- se non ritengano necessaria una valutazione delle competenze a livello locale e centrale in merito ai processi decisionali di programmazione e gestione dell'edilizia scolastica;
- se non ritengano opportuno promuovere un intervento omogeneo in materia di edilizia scolastica che preveda un Piano pluriennale per l'edilizia scolastica, concertato tra Stato e Enti locali, anche prevedendo la destinazione dell'8 per mille per la parte di competenza statale e l'affidamento degli interventi di piccola manutenzione direttamente agli istituti scolastici;
- quali misure intendono adottare e quali investimenti intendono realizzare per la creazione di strutture scolastiche adeguate alle nuove esigenze didattiche, considerato anche che l'intervento sull'esistente può essere insufficiente ed alle volte antieconomico;
-  quali iniziative intendono intraprendere per evitare ulteriori rallentamenti alla possibilità di devoluzione del 5 per mille all’edilizia scolastica, con particolare riferimento alla pubblicazione dei moduli per la presentazione delle istanze, così come stabilito dal regolamento richiamato in premessa, e per garantire l’effettivo ripristino del fondo, così come da risoluzione votata in Commissione Bilancio al Senato.

Si chiede inoltre di conoscere se non si ritiene opportuno:
·          ripristinare un sistema di finanziamenti costante, di lungo periodo, che garantisca una continuità del finanziamento statale degli interventi di edilizia scolastica, sulla base della programmazione territoriale e prevedendo un cofinanziamento di Regioni ed Enti Locali, in riferimento alle disposizioni dell’art. 1, comma 625 della legge n.296/06;
·         escludere gli interventi di edilizia scolastica dai vincoli del Patto di Stabilità per rendere sostenibile l’integrazione degli investimenti.



COMUNICATO STAMPA CLUB FORZA SILVIO CEGLIE "15 KM FANNO LA DIFFERENZA”



A soli 15 km di distanza esiste un’altra realtà, un altro modo di intendere e valorizzare la propria città: la città di  Cisternino è stata riconosciuta come uno dei borghi più belli al mondo, oltre che essere già inserita nel Club “I borghi più belli d’Italia”.
Spontanea sorge la domanda:
COSA HA PERMESSO AL COMUNE DI CISTERNINO DI OTTENERE VARI RICONOSCIMENTI ?
E COSA HA IMPEDITO AL COMUNE DI CEGLIE MESSAPICA DI RICEVERLI?
Ad oggi non sappiamo se l’amministrazione comunale di Ceglie Messapica abbia mai sottoposto la candidatura della nostra Ceglie per l’ammissione alla Federazione de “ I borghi più belli d’Italia ” o a quella de " Les plus beaux villages de la terre" o ancora ad altre associazioni che riconoscono e promuovono i centri storici. Il punto su cui vogliamo porre l'attenzione non è l' associazione in cui rientrare o il marchio da utilizzare, bensì vogliamo analizzare alcuni dei requisiti d’accesso previsti per esempio dalla Carta di Qualità de “ I borghi più belli d'Italia. Siamo in grado, come città, di soddisfare le principali caratteristiche di un centro storico vissuto dai cittadini e visitato dai turisti? Di seguito alcuni criteri per essere ammessi a questo genere di Club:
- organizzazione dei parcheggi, che a Ceglie rappresenta un costante problema, evidente in particolar modo nei mesi estivi con la presenza dei turisti;
- mimetizzazione delle linee aeree elettriche e telefoniche,
- sfumature e gradazioni dei colori nelle facciate;
- esistenza di artigiani d’arte, che ormai nella nostra città sono sempre più perle rare;
- organizzazione di eventi originali e di qualità, che esaltano le risorse e le caratteristiche del luogo e non che affollano la piazza principale per una sola serata;
- organizzazione di visite guidate, edizioni di guide ed opuscoli promozionali, che nella nostra città sono inesistenti, se non ad opera di qualche privato o associazione.
Il sindaco di Cisternino Baccaro, nell’incontro “LA FIERA DELLE IDEE”organizzato a Ceglie Messapica dall’associazione culturale 72013 il mese scorso, ha affermato che visti i tempi duri e la crisi economica non ha impiegato notevoli risorse economiche per la realizzazione del programma estivo, non ha investito più di 40’000€ ed ha puntato sulle sagre, sui prodotti tipici, sulle bellezze e prelibatezze del territorio. A Ceglie sono stati spesi circa 300'000€ per promuovere concerti di cantanti che nulla hanno a che vedere con la nostra storia, la nostra tradizione e la nostra cultura.
Visti gli ottimi risultati raggiunti dal Comune di Cisternino, forse è arrivato il momento di intraprendere la strada giusta e non perdere il treno che sta passando anche da Ceglie, che puo’ rappresentare per tutti una nuova possibilità.
Dopo aver affrontato in questi giorni problematiche importanti, quali la sicurezza e la legalità, in seguito ai recenti atti criminosi che hanno interessato la città,  noi giovani del club forza silvio crediamo sia opportuno parlare di turismo, di promozione e marketing territoriale, di immagine, di inziative e di destagionalizzazione per ridare a Ceglie e ai cegliesi una nuova occasione. Anche a 18 km di distanza, la situazione è diversa, lì il Natale è alle porte; Martina Franca infatti si prepara ad accogliere il villaggio di Babbo Natale, ridando alla città visitatori, bancarelle, musica, opportunità di lavoro, in un momento dell'anno freddo sia dal punto di vista climatico che economico. E Ceglie a cosa si prepara?
Anche la nostra città merita di essere riconosciuta come città turistica e meta di soggiorni invernali oltre che estivi.
CLUB FORZA SILVIO CEGLIE

giovedì 6 novembre 2014

COMUNICATO STAMPA ON. NICOLA CIRACI’


I gravi fatti di ordine pubblico che stanno mortificando la provincia di Brindisi evidenziano la sottovalutazione di un problema che avevo già segnalato alle massime autorità dello Stato sin dal periodo estivo ricevendo, a onor del vero, risposte immediate ma evidentemente non sufficienti. Pertanto stamattina ho presentato una interrogazione urgente al Ministro dell'Interno al fine di conoscere se sia stato informato realmente dei gravi fatti accaduti nella nostra provincia ed in particolare nei comuni di Brindisi e Ceglie Messapica, se si stia provvedendo al promesso rinforzo degli organici delle forze del'ordine e se lo stesso Ministro Alfano abbia assunto la consapevolezza della necessità di una sua presenza alla prossima riunione del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza come segno tangibile della presenza delle Istituzioni sul territorio. 
Probabilmente più che l'Alfano che viene in provincia di Brindisi a partecipare a feste e fare comizi i brindisini gradirebbero un ministro che si occupi della loro sicurezza.
On. Nicola Ciracì

INTERROGAZIONE ON. DOTT. NICOLA CIRACI'

ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06794

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 327 del 07/11/2014

Firmatari
Primo firmatario: CIRACI' NICOLA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 07/11/2014
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/11/2014
Stato iter: 
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06794
presentato da
CIRACÌ Nicola
testo di
Venerdì 7 novembre 2014, seduta n. 327
CIRACÌ. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
negli ultimi giorni la provincia di Brindisi è stata teatro di atti intimidatori che hanno colpito amministratori pubblici, minando l'ordine pubblico, creando preoccupa ione nella cittadinanza e arrecando grave danno d'immagine a località la cui economia è fortemente basata sul turismo;
particolare nella città di Brindisi è stata incendiata l'auto del sindaco un’escalation di rapine e attività criminali che hanno portato a ferimenti e omicidi;
nella città di Ceglie Messapica, invece, in poche ore sono state incendiate le auto di un assessore comunale e di un consigliere comunale e presumibilmente tale coincidenza rischia di essere legata a situazioni maturate nell'ambito dell'attività amministrativa, fatto che dovrà essere accertato dalle relative indagini –:
se il Governo sia stato posto a conoscenza da parte degli organi preposti dei gravi fatti riportati e di tutti gli altri fatti criminali che da mesi investono la provincia di Brindisi e quali siano i suoi orientamenti in merito a tale grave situazione;
quali siano state le determinazioni del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico svoltosi nel pomeriggio del 5 novembre 2014 presso la prefettura di Brindisi e se siano state intraprese iniziative urgenti e straordinarie per impedire il ripetersi di tali fenomeni;
se, in presenza di un organico delle forze di polizia molto ridotto in provincia di Brindisi e quindi decisamente non idoneo a fronteggiare la pesante situazione dell'ordine pubblico, sia intendimento del Governo porre in essere iniziative tali da assicurare un rinforzo degli organici;
se alla stazione del comando dei carabinieri di Ceglie Messapica possano essere assegnate con immediatezza le figure mancanti in organico;
se il Ministro dell'interno non ritenga opportuno partecipare personalmente a un tavolo sull'ordine pubblico allargato alla presenza delle istituzioni locali e delle rappresentanze politiche del territorio come gesto che dia certezza di una presenza forte dello Stato. (4-06794)


martedì 4 novembre 2014

ESPOSTO DI TUTTI I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE AL PREFETTO



Oggetto: Approvazione Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2014 – Comune di Ceglie Messapica (Br)

Premesso che:
-          Il Presidente del Consiglio Comunale di Ceglie Messapica, con avviso protocollo n.26460 del 29.09.2014, convocava per il giorno 13.10.2014 alle ore 10.00  il Consiglio Comunale avente al punto 6 dell’ordine del giorno la proposta di approvazione del Bilancio di Previsione 2014;
-        La cartella ufficiale  del Consiglio Comunale, a disposizione dei consiglieri comunali 24 ore prima della seduta del consiglio,( cosi come previsto dal regolamento del Consiglio Comunale) conteneva,  come ribadito anche dal Segretario Generale, una proposta di deliberazione diversa  rispetto a quella illustrata dall’assessore con  la delega al Bilancio durante lo svolgimento del Consiglio Comunale ;
-          I consiglieri comunali di minoranza, verificato che l’oggetto posto all’ordine del giorno non corrispondeva a quello che la Giunta sottoponeva all’approvazione del Consiglio Comunale, in maniera costruttiva, all’unisono, invitavano l’Amministrazione Comunale a ritirare il punto all’ordine del giorno, chiedendo una nuova ed urgente convocazione del Consiglio Comunale con all’ordine del giorno la definitiva proposta deliberativa riguardante l’approvazione del Bilancio di Previsione 2014;
-          di fronte alla proposta atta a ripristinare un minimo di correttezza amministrativa, la maggioranza che sostiene l’attuale Amministrazione, ritenendo  che il Consiglio Comunale, nella sua sovranità, poteva seduta stante, cambiare la proposta di Delibera, incurante del fatto che la differenza nel quadro generale riassuntivo delle entrate e spese delle due proposte fosse di circa due milioni di euro, esprimeva volontà di procedere con i lavori dell’assise, sostituendo semplicemente le proposte di Delibera;
-          vista la volontà sia dell’amministrazione che dei consiglieri di maggioranza di procedere con i lavori operando la semplice sostituzione cartacea della proposta di Delibera, i consiglieri comunali di minoranza, ritenendo che il Consiglio Comunale non avesse più alcuna legittimazione nel continuare i lavori, hanno abbandonato l’aula consiliare;
-          in data 23.10.2014 sull’Albo Pretorio del Comune è stata pubblicata la Delibera di Consiglio Comunale n. 59 del 13.10.2014 ad oggetto: “Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2014.”
   come si evince dalla lettura dell’atto amministrativo, il corpo della Delibera n. 59 contiene due parti Deliberanti: la prima è quella sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale, la seconda è quella votata dai soli consiglieri di maggioranza nonostante lo stesso Segretario Generale abbia sottolineato “… che gli eventuali atti assunti potranno essere oggetto di ricorso in ordine ad eventuali diritti dei consiglieri nelle sedi opportune”. Cosa ancora più grave, il Sindaco e tutti i consiglieri di maggioranza hanno approvano un max_emendamento che modificava le spese in conto capitale per il quale non risultavano allegate le schede degli schema-tipo dei singoli interventi proposti ai fini della redazione e pubblicazione degli  aggiornamenti correlati né risultava una comunicazione e/o una relazione da parte del responsabile dei lavori pubblici.
-          Si sottolinea che nei giorni successivi all’approvazione del bilancio di previsione 2014 giungeva anche il parere non favorevole da parte del Collegio dei Revisori in merito al max_emendamento di cui sopra.
-          Si vuole inoltre evidenziare che tra il Presidente del Collegio dei Revisori Dott. Quartulli ed il Responsabile dell’Area Economica Finanziaria Dott. Guidotti sia intercorso uno scambio di email a dir poco irriguardose.
Considerato che :
-          risulta evidente, a parere dei sottoscritti consiglieri comunali, che tutta la procedura adottata dal Consiglio Comunale di Ceglie Messapica per l’approvazione della Delibera n. 59 del 13.10.2014,oltre a non rispettare le norme ed i regolamenti che determinano la regolare attività amministrativa di  un qualsiasi ente, lede i sacrosanti diritti di tutti i consiglieri comunali nell’espletamento del mandato elettivo.
Tutto ciò premesso e considerato,
SI CHIEDE
-  un Suo urgente  intervento nei confronti dell’Amministrazione Comunale di Ceglie Messapica per determinare nuove condizioni tecniche ed amministrative necessarie per l’approvazione di un nuova proposta di Bilancio di Previsione per l’anno finanziario 2014, previo annullamento in autotutela della Delibera di Consiglio Comunale n. 59, al fine di dotare l’ente comunale di un corretto strumento contabile e garantire, anche ai consiglieri comunali di minoranza, di poter partecipare in maniera legale ai lavori del Consiglio Comunale.
-  di incontrarLA per esporre più dettagliatamente quanto sta accadendo evidenziando che l’inagibilità amministrativa del Comune di Ceglie Messapica non riguarda, purtroppo, solo l’approvazione del Bilancio di Previsione ma diverse e gravi altre situazioni amministrative che hanno bisogno di approfondimenti.
In attesa di un Suo cortese riscontro si porgono i più cordiali ossequi.
Ceglie Messapica lì 03/11/2014
I Consiglieri Comunali
PICCOLI  Antonio, GIANFREDA Giovanni, GIANFREDA Donato, ARGENTIERO Rocco, ARGENTIERO Tommaso, GALLONE Giampietro, TRINCHERA Nicola, GATTI Fabrizio, D’IPPOLITO Danilo.


COMUNICATO STAMPA AVV. CESARE EPIFANI: CITTADINI DI SERIE A E DI SERIE B



Sempre la solita storia. Si amministra al di fuori di ogni logica e regola”.Cesare Epifani, ex vice sindaco ed esponente di Forza Italia va giù deciso contro l’amministrazione Ncd, retta da Luigi Caroli. E spiega il motivo. “La vicenda del trasporto urbano in occasione della ricorrenza dei defunti ha messo in evidenza che ci troviamo di fronte ad una amministrazione che paragonare a dilettanti allo sbaraglio è dir poco”. Il motivo? Presto detto. “Come ogni ricorrenza l’amministrazione anche per decongestionare il traffico intensifica il servizio per il cimitero. Ora, premesso che il servizio è gestito dalla Stp,lo scorso anno fu dato incarico alla stessa società di intensificare il servizio che per la giornata dei defunti era gratuito”. Il costo del servizio extra fu quantizzato in 900 euro. “Ora – è sempre Epifani a parlare – è accaduto che l’amministrazione comunale ha fatto una trattativa con la Stp ed altre due ditte”. E qui verrebbe – a detta dell’ex vice sindaco la critica: “la Stp per ampliare il servizio aveva proposto lo stesso costo (900 euro, ndr) dello scorso anno; una delle altre due ditte interpellate si dichiarava disponibile a svolgere il servizio per 700 euro”. E fin qui nulla di strano: “Primo – prosegue Epifani, l’amministrazione comunale ha affidato il servizio ad una delle ditte che a quanto è dato sapere, solo qualche mese addietro la commissione per l’affidamento del servizio trasporto urbano (aggiudicato e riconfermato alla Stp, ndr) aveva scartato”. E qui l’interrogativo di Epifani: “E’ possibile affidare il servizio ad una ditta scartata solo qualche mese addietro?”. Ma ci sarebbe di più. “La cosa assurda è che in questa circostanza si è usati de pesi e due misure – sottolinea ancora l’esponente di FI – perché chi si è servito del bus della Stp ha pagato il regolare biglietto, chi, invece, ha utilizzato l’altro mezzo lo ha fatto gratuitamente”. Da qui l’affermazione “di dilettanti allo sbaraglio” e di “aver diviso i cittadini tra quelli di serie A (quelli che hanno viaggiato gratis, ndr) e quelli di serie B, ovvero che hanno pagato il biglietto".